I biscotti della fortuna: Storia ed origine dei biscotti più famosi al mondo
Che cos’è il biscotto della fortuna? Il biscotto della fortuna è un biscotto croccante realizzato con farina, zucchero, vaniglia ed olio/burro, mentre al suo interno è racchiusa una piccola “fortuna”, ovvero un messaggio di buon auspicio scritto su un pezzo di carta, con poche e vaghe parole che rappresentano una sorta di “profezia”.
Una cosa però è sicura: Chi associa il biscotto della fortuna alla Cina sbaglia. Anzi, se lì domandi cosa siano, nessuno ne ha mai mangiato o visto uno.
La paternità originale dei biscotti della fortuna va attribuita al Giappone, anche se la loro diffusione è merito dei cinesi, che hanno trovato in America terreni fertili per i loro affari. Il mistero è stato svelato dalla ricercatrice giapponese Yasuko Nakamachi, che ha fatto della sua tesi di laurea una missione, ovvero attribuire la giusta paternità ai biscotti della fortuna. Nakamachi ha visto il suo primo biscotto della fortuna negli anni ’80 in un ristorante di New York, ritrovandoli poi alla fine degli anni ’90 a Kyoto, in Giappone, ma leggermente diversi da quelli americani.
La domanda sorge spontanea: Come hanno fatto ad arrivare dapprima in America e poi in tutto il mondo? Per capirlo, la ricercatrice ha fatto due viaggi negli Stati Uniti, concentrandosi su San Francisco e Los Angeles, intervistando i discendenti delle famiglie di immigrati giapponesi e cinesi che hanno reso famosi i biscotti della fortuna. Questi biscotti approdarono in America durante la Prima Guerra Mondiale, in seguito alla forte immigrazione orientale. Tra i personaggi che resero famosi questi biscotti troviamo in particolare Makoto Hagiwara, che faceva il custode nei giardini del tè in Giappone, dove era usanza servire questi biscottini, importando l’usanza anche al Tea Garden di San Francisco, e David Jung che successivamente fondò una compagnia per loro produzione. A poco a poco, si diffusero così tanto in tutto il mondo che con essi crebbero piccole pasticcerie e compagnie che producevano biscotti, anche perché in quel periodo molti giapponesi erano stati mandati nei campi di internamento ed i cinesi, intelligentemente, presero la produzione in mano, diventandone i maggiori realizzatori.
Al giorno d’oggi si producono 3 miliardi di biscotti della fortuna all’anno, record che permette loro di vantare il titolo in assoluto dei biscotti più famosi al mondo, presenti anche in Italia in numerosi ristoranti di promozione della cucina/cultura orientale.
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